Passione Gourmet La Parolina, Acquapendente (VT). Norbert. - Passione Gourmet

La Parolina, Acquapendente (VT). Norbert.

Ristorante
Recensito da

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024


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Recensione ristorante.

La terra di nessuno incuneata tra le provincie di Siena, Viterbo e Terni a ridosso della splendida riserva naturale del Monte Rufeno, a poca distanza da San Casciano, Saturnia ed Orvieto, ospita da ormai cinque anni questo ristorantino gestito da due persone squisite, Iside De Cesare e Romano Gordini che, conosciutisi in quel della Frasca a Castrocaro Terme, hanno deciso di eleggere questa tranquilla frazione di Acquapendente a loro dimora e luogo di lavoro.
L’abilità e la conoscenza del proprio mestiere sono indiscutibili, e il loro menù può già contare su diversi piatti che sono una sicurezza sia per il turista errante che per chi non capita per caso da queste parti.
Il villino che ospita il ristorante è delizioso, ed offre d’estate anche un piccolo dehors per pranzare all’aperto. Non essendo alla prima visita ho scelto dalla carta, che presentava invitanti novità rispetto al mio ultimo passaggio.

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Da una carta di vini sorprendente per varietà e ricarichi la scelta è stata uno Chablis premier cru Fourchaume 2007 di William Fevre, interessante, cui però avrebbe giovato qualche altro anno di riposo.
Dopo un cannolo di polenta

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con crema al parmigiano ed un panino aromatizzato al rosmarino con lardo di cinta senese, ecco il gelo di melone, prosciutto disidratato e gelato al limone,

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fresco certo, ma con la componente salata dispersa rispetto a quella zuccherina.
Buono ed abbastanza equilibrato il carpaccio di cetrioli,

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con emulsione di latte al cocco e salmerino passato nella pastella al nero di seppia e poi fritto.
Dalla carta arriva l’insalata di capesante,

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salsa di fichi, carpaccio di pesche ed anacardi, in cui gli elementi, da qualsiasi parte li abbia presi, sono rimasti slegati.
Il gambero rosso

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marinato allo zenzero, purea di mela ed ostrica dorata, vede il concetto di esaltazione delle materie prime messo in stand by: il contrasto tra il freschissimo gambero e l’ostrica in tempura appare fine a se stesso, ed anche la mela invero non mi è sembrata troppo funzionale. Anche i tortelli di piselli

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con carpaccio di scampi ed essenza di limone patiscono del contrasto inadeguato tra i tortelli, ineccepibili in sé, ed il crostaceo, che a mio avviso ne risulta più mortificato che valorizzato.
Meglio i cappellacci

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di pomodoro candito ed acciughe con crema di burrata, polvere di cappero ed olio aromatizzato alle alici, mentre il risotto alla melanzana arrostita,

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mantecato nel parmigiano con capperi ed olive, risente di una non perfetta cottura.
Pensando alla caponata

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è una caponata con le verdure cotte separatamente, gelato al peperone, crema di melanzane e chips di patate, buona ma con il gelato un pochino troppo freddo.
Grandioso davvero il coscio d’agnello

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in crosta di timo e crema di melanzane, dimostrazione di indiscutibile padronanza tecnica.
In attesa dei dolci ecco una creme brulée al cacao, una allo zafferano, pesche al vino e frutti rossi con lo yogurt,

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cui segue il semifreddo di ricotta

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con carpaccio di pesche sciroppate, e soprattutto l’ottimo tortino di cioccolato bianco, ciliegie marinate all’aleatico e frutto della passione

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di una golosità buona per tutte le stagioni.
In altre occasioni, mangiando quelli che ormai sono diventati i cavalli da battaglia di Iside De Cesare come l’uovo spumoso, il torrone di foie con nocciole, alcune paste ripiene e, ancor più, le carni, vero punto di forza del locale, ho trovato un livello superiore di almeno un punto rispetto ai piatti provati in questa visita.
La coppia è giovane e sperimentare è sempre onorevole. Sono certo che troveranno per le preparazioni meno convincenti un equilibrio analogo a quello raggiunto nelle pietanze più consolidate.

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il pregio: la varietà dei menù a disposizione.

il difetto: i due tratti di sterrato che si incontrano provenendo da Roma.

La Parolina
Via Giovanni Pascoli 3
Trevinano di Acquapendente(VT)
Tel. 0763717130
Chiuso lunedì e martedì. D’estate solo il martedì.
Menù degustazione 45-55-65-150 (voglio tutto) euro.
Alla carta circa 65 euro.

http://www.laparolina.it

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Visitato nel mese di luglio 2010

Norbert

15 Commenti.

  • Simone20 Agosto 2010

    Sono stato a La Parolina due anni fa e ancora ricordo il loro Piccione (lettera maiuscola d'obbligo) ed il maialino cotto a bassa temperatura. Fu sorprendente per me e mia moglie sentire un signore sulla sessantacinquina chiamare la riservata chef al tavolo e, alzandosi in piedi, dirle: "Mi sentiranno a Roma! Dare così poca considerazione al suo locale qui in queste zone e lodare Caino. Certo è bravissima Valeria ma voi siete migliori". L'anno dopo abbiamo provato anche Caino. Non è vero che a La Parolina sono migliori, c'è ancora troppo altalenare tra piatti ottimi e alcuni poco equilibrati. La differenza è che qui possono ancora crescere e hanno stoffa, prodotti e cervello per farlo mentre da Caino, dopo una seconda visita, nonostante i piatti sempre ineccepibili mi danno l'idea di sentirsi arrivati.

  • Puccio20 Agosto 2010

    "è una caponata con le verdure cotte separatamente, gelato al peperone, crema di melanzane e chips di patate, buona ma con il gelato un pochino troppo freddo" ...gelato un pochino troppo freddo?!??????

  • Andrea21 Agosto 2010

    probabilmente hanno sbagliato a bilanciare gli zuccheri e ti da l' idea di sentirlo troppo freddo!

  • franco francese22 Agosto 2010

    ... il gelato freddino è fantastico, questa mancava al repertorio :D

  • azazel23 Agosto 2010

    solo a me non sembra una bestialità che un gelato possa essere eccessivamente freddo? annulla i sapori anestetizza la bocca e provoca dolore alle gengive...

  • Alberto Cauzzi23 Agosto 2010

    No, non solo per te. A volte incontri gelati urticanti, tanto son freddi :-)

  • Orson23 Agosto 2010

    Non e' una bestialità

  • Antonio Scuteri23 Agosto 2010

    E' assolutamente corretto definire un gelato troppo freddo (e anche troppo caldo, se è per questo). Sembra un paradosso, ma invece corrisponde perfettamente a una gradazione di sensazioni. Non tutti i gelati sono freddi allo stesso modo Per quanto riguarda la Parolina, invece, la penso diversamente. Per me è un 15 pieno, con in più vari bonus di piacevolezza

  • Antonio Scuteri14 Ottobre 2010

    Rivisitato domenica scorsa. Confermo il 15 pieno (a crescere) Invito Norbert a riprovare, e soprattutto a orientarsi sui piatti di terra, più nelle corde della chef PS: c'è la possibilità di arrivare al locale senza fare nessun tratto di sterrato

  • norbert14 Ottobre 2010

    Senz'altro Antonio tornerò più o meno prossimamente. Prima di quest'estate anch'io avevo mangiato sempre da 15. E' una mia tavola d'elezione. Venendo da Roma per evitare lo sterrato?

  • Antonio Scuteri15 Ottobre 2010

    Non saprei dirti esattamente, ha fatto tutto il navigatore: :-D Comunque sono uscito a Fabro, e a circa metà strada verso Trevinano ho incrociato il famigerato sterrato, che le altre volte mi aveva fatto penare, ma non è ho dovuto percorrere neanche un metro

  • Norbert15 Ottobre 2010

    Anch'io esco a Fabro. Evidentemente, finalmente, hanno asfaltato. Saluti.

  • francesco Sacco19 Ottobre 2010

    PNoi ci andiamo spesso siamo amici e facciamo lo stesso lavoro ed è un piacere avere nello stesso comune un ri ristorante come la parolina ...magari c'è ne fossero altri ci sarebbe più persone gourmet :-)

  • andrew28 Novembre 2010

    non è assolutamente facile riscontrare in un ristorante aspetti fondamentali come professionalità, gentilezza, modestia, educazione,fantasia ed anche una vena un po' folle che per uno chef deve essere considerata un vanto un surplus....iside e romano racchiudono tutto questo la loro cucina è un continuo divenire e rappresenta sempre una piacevole sorpresa per i clienti che varcano la soglia di questo luogo di piacere sicuri di essere sempre accolti con gioia e di accingersi a ripetere una golosa e raffinata esperienza!

  • paolo1 Luglio 2013

    che ne dite di farci un nuovo passaggio nella nuova sede? Potrebbe rivelare nuove sensazioni?! Io ci andrò ad agosto ....

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