Passione Gourmet Il Pellicano, Porto Ercole (GR) di Norbert - Passione Gourmet

Il Pellicano, Porto Ercole (GR) di Norbert

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Visitato il 04-2024

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Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui

Recensione ristorante.

La classe e la gentilezza non sono acqua.
Il Pellicano, splendido ristorante dell’omonimo Relais e Chateaux in quel di Porto Ercole, è chiuso a pranzo.
Lo apprendiamo al momento della prenotazione.
Rispetto all’anno scorso, neanche a maggio mantengono il servizio di mezzogiorno.
A quell’ora è aperto solo il bistrot con i piatti più semplici per gli ospiti dell’albergo e non solo.
Poffarre. Per noi è un problema venire di sera per poi rientrare a Roma.
Lo facciamo presente. Nel giro di un’ora, previa consultazione con lo chef, veniamo accontentati con nostro grande giubilo.
Mangeremo alle 13 in terrazza col menù del ristorante gourmet.

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L’opzione serale è senza dubbio più affascinante e romantica, ma quella diurna è certamente più pratica.
La cucina di Antonio Guida? Rispetto al precedente passaggio è ancora più elegante ed alleggerita.
Io ed Orson, mio commensale, la troviamo davvero notevole.
Dalla ricca,ma non ricchissima,carta dei vini,con ricarichi accettabili scegliamo un ottimo Silice Quincy 2003.

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Cominciamo con una crema di cicale di mare con sherry manzanilla, seppie vongole e filetto di spigola

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asparagi e germogli. Più che un amuse, un vero e proprio piatto, con la qualità eccelsa del pesce subito in evidenza. Salsa in accompagnamento con un pizzico di sale di troppo. Ad ulteriore corredo un cartoccio di squisite mazzancolle fritte

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Con la tempura eterea di scampi e rana pescatrice

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si vola alti, molto alti. L’assoluta levità di questo fritto la dice lunga sulla mano dello chef. Parimenti le foglie di bieta, porro,zucca e quant’altro sono di leggerezza a dir poco “volatile”. Paradossalmente la parte vigorosa del piatto è svolta dalla salsa agrodolce

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con peperoni, aceto balsamico, porto ed una tartare di acciughe che chiude degnamente un piatto giocato su eleganza e sapidità. Chapeau.
L’impeccabile risotto al nero di seppia, salvia, calamaretti spillo e crema di riso alla curcuma

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è una dimostrazione di come la grande padronanza tecnica sia mirata a piatti di grande equilibrio intelligibili da tutti.
Allo stesso modo negli spaghetti “Senatore Cappelli” con garusoli, calamaretti e crema di friselle d’orzo

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l’esecuzione, al servizio di una ancor più golosa rusticità, è da manuale.
I ravioli farciti con granseola, salsa al rabarbaro e finocchio

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sono davvero un gran piatto:cottura e consistenza dei ravioli perfette, la salsa, con la lieve acidità del rabarbaro ulteriormente ingentilita dal finocchio, è la degna nappatura di una pietanza che si candida ad essere un signature dish.
La triglia avvolta nel fiore di zucca

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con crema di peperoni ed olio di Argan è presentata in modo accattivante. La crema,sapientemente addomesticata, e le melanzane con germogli e verdurine di stagione accompagnano un piatto bello e molto buono.
L’agnello

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con salsa al cipollotto e nero di seppia è un altro piatto decisamente notevole.
La crema di pollo allo zafferano,il fagottino di bieta con bulgur(grano spezzato)ed agnello confit aromatizzato al cardamomo ne esaltano la cottura al giusto rosa. Anche qui l’occhio ha voluto la sua parte.
Il pollo ficatum

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avvolto in foglia di bieta e farcito di foie è un piatto gourmand allo stato puro: pur a fine pasto si lascia mangiare con spensierata voluttà. Da segnalare la chicca dei lumaconi pasta “Verrigni” ripieni di animelle.
Il biancomangiare al cocco

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salsa alla banana, lamponi farciti e gelato allo yogurth è un fresco e defatigante preludio alle madeleine

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da manuale agli agrumi e fave di Tonka su zuppetta di fragole e parfait al rosmarino

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A chiudere un classico soufflé al cioccolato con gelato e macaron al pistacchio

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con granita di burrata di Andria. Eccellente.
Tre dolci uno meglio dell’altro come raramente capita di vedere.
Per chi ne è un cultore diligente anche un interessante carrello

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di degustazione di cioccolato.
Il tutto in un’atmosfera di grande rilassatezza con un servizio giovanile e molto friendly, ma di grande professionalità, in un luogo che è un inno al benessere.

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il pregio : Il livello della cucina riesce a distrarre dalla bellezza circostante.

il difetto : E’ aperto solo sei mesi all’anno

Il Pellicano
Loc. lo Sbarcatello
Porto Ercole-Monte Argentario(GR)
Chiuso a mezzogiorno
Tel.0564858111
Menù degustazione Calamandino 120 euro;Menù del mercato 90 euro. Alla carta 130 euro circa.

http://www.pellicanohotel.com/

Visitato nel mese di Giugno 2010

Norbert

30 Commenti.

  • Fabrizio13 Luglio 2010

    che bello! Forse solo il soufflé mi sembra troppo vestito.

  • IlSommelierAlDente13 Luglio 2010

    umh.. il cartoccio unto e la foglia sotto la tempura di scampi non sono il massimo a vedersi in un posto di questo livello..

  • franco francese13 Luglio 2010

    ... e i dessert sicuramente buonissimi ma barocchi assai. E dopo dieci portate pensare a dolci da forno come madeleine e soufflè è bizzarro, a meno che li abbiate scelti voi alla carta.

  • orson13 Luglio 2010

    La foglia E' parte della tempura (è una sfoglia sottilissima, fritta ma leggerissima). Le foto sono un supporto, ma sarei cauto nell'usarle per esprimere giudizi assoluti su un piatto o su un locale . L'unico dessert un po' barocco è il soufflé, peraltro impeccabile

  • IlSommelierAlDente13 Luglio 2010

    grazie Orson.. ah, complimenti per la scelta del vino, vi risulta che il sommelier sia sempre il grande Andrea Ugolotti?

  • StefanoC.13 Luglio 2010

    Posto bellissimo, piatti fantastici: Antonio Guida è un "malato" di cucina, che ha girato e continua a girare tutto il mondo per aggiornarsi! Forse quest'anno il valore aggiunto è dato dalla pasticceria, di livello assoluto. Davvero uno dei posti più belli d'Italia, almeno per me!

  • Paolo V.13 Luglio 2010

    Bella davvero la posizione di questo hotel e Guida continua a deliziare i palati di noi appassionati gourmand.Io sono tornato a cena a Maggio con un collaboratore e di Ugolotti neanche l'ombra,lo scorso anno però c'era,mi ricordo aver parlato con lui di bio ecc e poi l'ho visto quest'inverno a Villa Favorita per una degustazione,non ho chiesto cosa facesse per l'estate ma evidentemente non è al pellicano,quest'anno tutta un'altra musica!Il servizio altro che "friendly"...io lo chiamerei frettoloso e distratto. C'è tanto sforzo da parte dei ragazzi ma sono tutti giovani e certamente con poca esperienza...per non parlare della spiegazione dei piatti...non onora la cucina!Un conto è l'impressione di un pranzo "in esclusiva", un conto è vivere una serata di ordinario servizio..è lì caro norbert che dovresti andare a vedere per poter dare un giudizio obiettivo!meglio l'olivo di capri, il pellicano non ci rivedrà presto..

  • fabio fiorillo13 Luglio 2010

    http://passionegourmet.com/2009/09/29/lolivo-hotel-capri-palace-anacapri-na-by-norbert-fabio-fiorillo/

  • Marzia13 Luglio 2010

    Il Pellicano...., credo sia l'eccellenza assoluta. Atmosfera ed emozione s'incorociano ad ogni piatto in una cornice unica. Tutte le volte che degusto un piatto mi commuovo. Antonio Guida? Un grande chef ed una grande persona con passione smisurata per il suo lavoro. Felice di averlo conosciuto.

  • norbert13 Luglio 2010

    Caro Paolo fermo restando,e non ci stancheremo mai di ripeterlo, che le nostre opinioni(perchè di opinioni dopotutto si tratta)tramutate in cifre arabe si riferiscono esclusivamente al valore della cucina devo dire che il servizio è stato svolto impeccabilmente da una ragazza ,giovane senz'altro, che ci ha spiegato per filo e per segno i piatti esattamente come l'anno scorso ha fatto un collega della citata signorina di cui mi dolgo non rammentarne il nome. Per quanto riguarda quella che tu definisci"l'esclusiva" io la chiamerei piuttosto cortesia. Non abbiamo mangiato nulla che non fosse in carta in una giornata in cui è stato possibile per loro venirci incontro. Non tutti hanno l'opportunità logistica e non di cenare e poi rientrare. L'anno scorso per me ed altre visite per Orson non hanno rappresentato elementi di differenza particolari rispetto all'ordinario servizio di quest'anno. La cosa più importante,e questo mi sembra chiaro,è che anche il tuo palato sia stato deliziato. In un cadre di straordinaria bellezza. Ed è questo quello che conta,secondo me. Sull'Olivo non mi dilungo oltre. Siamo stati anche lì e le differenze ci sono. Per ora. Magari una visita ulteriore al Capri palace le vedrà ridotte come ci auguriamo. Saluti. P.S. Andrea Ugolotti è andato via dal Pellicano.

  • Il Corazziere del Quirinale13 Luglio 2010

    L'olivo prenderà la terza stella, e voi gli date 15. 16 all'incartapecorito di Dublino e 16 a Iaccarino e Vissani. Ma siete sicuri ? Con un pranzo solo ? Bah

  • davide13 Luglio 2010

    Cosa pensare di fronte all'ammissione di aver concordato una condizione privilegiata ma poi ammetterlo pubblicamente? Però poi stupirsi della giovane in grado di aver imparato per loro la lezione, ma per altri no.Comunque belli i dettagli di fronte alla macchina fotografica. Adesso molti potranno fare altrettanto, come quando vg dichiarava di mangiare 15 piatti e 12 vini per una determinata cifra. Bravi, il sentiero si è riaperto.La disperazione dei ristoratori anche.

  • velavale13 Luglio 2010

    è un pò che lo punto ma i prezzi anche del pernotto non sono prorpio accessibili

  • azazel13 Luglio 2010

    che c'entra?alcuni ristoratori per prassi cortesemente fanno eccezioni con aperture a mezzogiorno, non è necessario che si vada lì' con propositi di recensione. Per il numero di piatti poi anche quando ci si presenta "disarmati" capita che arrivino anche 4 5 piatti in più se viene colto un interesse superiore alla norma. anni fa da Cracco non bisognava essere sua Altezza Cetale per mangiare 15 piatti, degustare 11-12 vini e spendere 170-180 euro, bastava che Gardini fosse in forma e ti prendesse in simpatia. E così in tanti altri posti. E nel mio caso da perfetto sconosciuto senza macchina fotografica, ripeto. Poi ci son posti dove sicuramente se non ti conoscono non ti offriranno neppure il caffè.

  • azazel13 Luglio 2010

    mai stato. ad occhio un bel bilanciamento fra golosità e finezza.

  • -Giulio-14 Luglio 2010

    Finalmente si parla dello Chef Antonio Guida...! Sono stato recentemente a cena nel Ristorante Il Pellicano e devo dire che ho mangiato in modo strepitoso. Anche a noi ha mandato un piatto che non avevemo scelto...il risotto al nero...una goduria, mai mangiato un risotto così buono (gli ho fatto una foto con il cellulare e l'ho persino impostato come sfondo)!!! Spero di poter tornare presto a mangiare al Pellicano...cucina e atmosfera da brivido!

  • Andrea Ugolotti14 Luglio 2010

    Caro Paolo, Se vuoi venirmi a trovare per approfondire un po' di Biologico e donare tempo alle emozioni che questo mestiere puo' darci ti aspetto all'Enoteca la Fortezza di Montalcino dove trascorro le mie giornate immerso in 5000 differenti etichette. Sul sito troverai tutti i miei contatti e spero che potremo rincontrarci presto!

  • ivan14 Luglio 2010

    stile moooooltooooooo francese.............come assemblamento dei piatti...corposita'delle ricette...pulizia...tecnica...e il macaron sul souffle'la dice lunga..........spero che comunque in italia non arrivi ovunque questa moda del macaron...perche'ne sto assaggiando di orribili in giro...ed in tavole molto apprezzate per lo piu'......fate cio'che sapete fare...non strafate.....complimenti ancora.....bye

  • Lisa Bonomi15 Luglio 2010

    I piatti sembrano dipinti da un pittore, bellissimi, e in piu' ho l'aquolina in bocca...spero di passare presto al Pellicano con mio marito per una serata romantica e per degustare le opere d'arte. Bravo Chef!!!!

  • consumazioneobbligatoria15 Luglio 2010

    Ugolotti era un indubbio valore aggiunto, un fuoriclasse, ma in una squadra già pensata per stare ai vertici della ristorazione italiana. A cominciare dallo chef. In un posto dove, a differenza di altri in Italia, non è mai stato ostentata la propria superiorità, paesaggistica o gastronomica che fosse... Chapeau

  • pasqy15 Luglio 2010

    L'hotel il Pellicano nato come rifugio d'amore di una coppia di americani,se non lo conosci e pericoloso è un emozione che ti prende dentro ti gira sotto sopra e poi solo dopo qualche giorni ti fà riprendere e tronare alla normalità. Sono stato x festeggiare il mio compleanno e stata una vera e propia esperieza sia gustativa e che emozionale. i piatti di antonio guida sono l'espressione della sua personalità timido ma allo stesso tempo estroverso, nessuno osa come lui tanto francesismo in italia con i tanti anni passati a Parigi nei migliori ristoranti se lo può permettere. Seduti Su quella terrazza si può anche perdonare qualche piccola sfumatura sul servizio non deve essere certo questo il posto dove si puo pretendere un servizio abbotonato come tanti altri 2 stelle in italia o il miglior servizio al mondo. Ma l'unico ed inimitabile sommelier del pellicano resta sempre il mitico Costantino Russo adesso Restaurant manager al Mosaico di ischia Con lui tutto era possibile e tutto si poteva fare ed avere, eleganza,la preparazione e cortesia mai più vista. Ps . Ugolotti all'epoca era il suo commis. Forza antonio

  • giancarlo maffi16 Luglio 2010

    vorrei avere un po' di chiarezza per favore: quando avete telefonato cosa avete detto ? opzione uno : siamo pinco e pallino , vorremmo venire da voi a pranzo perche' la sera non possiamo. ci fate questa cortesia ? opzione due : siamo di passione gourmet ... ecc. ecc.... ? non ve lo chiedo per polemica , ma solo per sapere come devo , o posso , comportarmi , visto che anch'io ho lo stesso problema vostro e la visita e'in programma da un po'. perche' e' chiaro che se poi non mi prendono , sia nel caso uno che nel due, poi si scatena la terza guerra mondiale :-) qualche mese fa facemmo lo stesso pure noi, in altro luogo ) e il ristorante ci fu aperto. segnalammo a chi di dovere il magnifico pranzo e ci fu risposto, correttamente: dovevate andare in una serata normale almeno, visto che conosciuti siete conosciuti. vero. ma chi ci ando' se ne usci' poi con il medesimo risultato nostro. quindi penso che molte volte non si possa inventare nulla di stupefacente in piu' . semmai un gambero che ha 2 ore di vita invece di 24 .... ( questo è un messaggio privato che mando ad un tizio che qui scrive, male :-) e con il quale oggi ho un incontro a pranzo.....)

  • Il Guardiano del Faro16 Luglio 2010

    Non ci vedo neanch'io niente di scandaloso, la responsabilità della decisione e delle sue conseguenze è del ristoratore, con la variabile che fosse al corrente che la sua decisione sarebbe stata resa pubblica. Voglio dire, so di un altro paio di casi del genere che ci riguardano. Nel primo non c'è stato niente da fare ( nel nostro nord ovest), nel secondo caso (in Francia) ci è stato cortesemente aperto a pranzo. Ovviamente non cito i nomi per non mettere in imbarazzo i ristoratori. Hanno fatto come hanno creduto opportuno. E anche le valutazioni posso variare di pochissima, massimo un punto , perchè appunto, mi puoi dare un gambero più fresco o il centro del filetto, o fare attenzione che non ci siano sbavature nelle presentazioni, però se sei un cane a fare le salse o non hai il senso del gusto negli abbinamenti il risultato sarà quasi il medesimo. Sul fatto di capire chi arriva e per quale motivo (oltre che per mangiare ovviamente) , ogni ristoratore "esperto" intuisce o verifica con una certa facilità il "chi" e il perchè . Quando stavo dall'altra parte della barricata verificavo sempre su google , trovando spesso riscontri che mi potevano consentire di "personalizzare" al meglio un servizio che già di standard sarebbe comunque stato alto. Comunque, se vuoi provare e poi darci riscontro sarei curioso di vedere cosa succede :D Ti consiglio questo approccio: Buongiorno, sono un rivenditore di sveglie, sto trattando una partita di Patek Philippe con una stragnocca ereditiera americana che dimora a Punta Ala. Dovrei portarla a pranzo per concludere l'affare prima che prenda questa sera il volo da Roma per Los Angeles. Gentilmente, potreste mettermi a disposizione la terrazza e il servizio del ristorante gastronomico? E da già che ci siete, mettete in fresco anche una verticale di Clos de Mesnil? Secondo me aprono...

  • Prosit16 Luglio 2010

    Maffi e Guardiano, siete due grandi. Dovreste scrivere un libro insieme.

  • alvigneto16 Luglio 2010

    Si , effettivamente.Pero' solo uno dei due puo' scrivere,poiche l'altro deve sonvenzionare il progetto.Meno male che fa' molto caldo.Ciao e alla prossima.Vito.

  • Il Guardiano del Faro16 Luglio 2010

    ... si è già sparsa la voce? Accidenti alla privacy! In ogni caso Maffi non andrà oltre alla prefazione ;-)

  • norbert16 Luglio 2010

    Dunque premetto che mai all'atto della prenotazione nomino PG. Nè tantomeno prima,durante o dopo il pasto,ci mancherebbe altro.Questo sia perchè francamente non è un titolo di merito sia perchè,anche qualora lo fosse, mi imbarazzerebbe ostentarlo. Non è un lavoro,io,noi,andiamo al ristorante per divertirci e per approfondire la nostra conoscenza.Facciamo qualche foto,come ormai tanti fanno,qualche volta si saluta lo chef, qualche volta no, e poi si va via. Ed abbiamo un blog dove scriviamo le nostre impressioni. Poi,certo, come giustamente scriveva Gdf,ci sono chef bravi e capaci e ristoratori,maitre,sommelier altrettanto bravi e capaci. Di questi ultimi una delle prerogative senz'altro è(o sarebbe) quella di cercare di capire chi si ha di fronte con tutti i mezzi che si hanno a disposizione sia per fare meglio il proprio lavoro sia per mettere il cliente nelle condizioni migliori. Tornando al caso specifico del Pellicano all'atto della prenotazione ho semplicemente espresso un desiderio che loro,essendo maggio, particolare importante, hanno potuto esaudire con grande cortesia.Mangiando le stesse cose che erano in carta per la sera ed i giorni seguenti. E mi è sembrato il caso di sottolinearlo nella scheda. Tutto qui.

  • Andrea Ugolotti16 Luglio 2010

    La ringrazio per le belle parole, mi ripagano di mille sforzi. Lo scorso anno al pellicano ero a capo di 22 giovani ragazzi, tutte persone fondamentali a prescindere dal loro ruolo, ho cercato di trasmettergli tutte le mie esperienze e tutte le mie emozioni perchè esse venissero trasmesse ad ogni singolo ospite, sinceramente in questo vorrei essere un fuoriclasse. Antonio Guida è una persona speciale che svolge uno splendido lavoro. Credo profondamente che la vera essenza della ristorazione stia in questo scambio di emozioni. PS: a mio parere Costantino Russo ha enormemente contribuito ai successi ottenuti dal pellicano e potrei partire ora da Montalcino in MTB per fargli da commis. Andrea Ugolotti...le Naturali Emozioni del Vino...

  • giancarlo maffi17 Luglio 2010

    a me va benissimo... anche perche' di sovvenzionare qualciasi cosa non se ne parla proprio :-)

  • Wow17 Luglio 2010

    Facendosi aprire il ristorante a pranzo e presentandosi con una macchina fotografica è possibile ricevere lo stesso trattamento di un cliente abituale? Io credo che possa bastare anche solo un piccolo obiettivo fotografico per ricevere maggiori attenzioni

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