Passione Gourmet Magnolia - Passione Gourmet

Magnolia

Recensito da Presidente

Valutazione

S.V.

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui

Recensione ristorante.

Conobbi Alberto Faccani nel 2004. Il ristorante Magnolia venne aperto nel 2003 e festeggiai con lui, al telefono, l’ambito traguardo, raggiunto nel 2005, della stella michelin. Tra i primi appassionati ad essermi seduto al suo desco ricordo una cucina, in quegli anni, arrembante, scomposta, in fermento. Una cucina che spesso eccedeva, usciva dal binario, non per mancanza di tecnica ma per il naturale impeto giovanile a voler far bene, che spesso fa strafare. Ecco quindi le prime timide apparizioni nei patti delle derive modaiole ispaniche abbinate a qualche ingrediente di troppo, spesso inserito a sproposito. La stoffa c’era, l’intelligenza pure, mancava solo un pochino di maturità. Certo, parlare di maturità per Alberto può sembrare un controsenso. Eterno ragazzino, con quella sua aria da folletto vispo, sempre curioso ed ansioso di capire come gira il mondo e cosa lo circonda, immaginarlo maturo e posato è uno sforzo immane.

Eppure la maturità è stata raggiunta, almeno dal punto di vista culinario. Le sue preparazioni si sono raffinate, sempre più concentrandosi, nei sapori e nelle dimensioni. Ha abbandonato una sorta di ridondanza barocca per concentrarsi su pochi elementi, ben distinti. Ha assunto anche un atteggiamento molto orientato al cliente, Ecco così trovare in carta piatti che soddisfano i palati più esigenti, anche la critica, affiancati da piatti più semplici e comprensibili, per il pubblico. Ha cambiato location, spostandosi in centro e ristrutturando una locale con sobrietà ed eleganza. Ha rinforzato e migliorato la squadra in cucina e quella in sala, rendendo il servizio degno di traguardi anche maggiori. Ha deciso di tenere aperto tutte le sere e di non chiudere mai. Alberto si è trasformato in un imprenditore, in un abile ristoratore, lavorando su un incipit fondamentale : la continuità. Che si ottiene con una cucina comprensibile a 360 gradi, con un servizio attento e presente, con prezzi competitivi.

Ecco quindi un parto felice, quel Noci e nocino che abbina la terrina di foie gras, ottenuta con un apposito stampo a forma di noce, affiancata da gelatina di nocino e gherigli di noce sbriciolati. Un piatto concentrato, originale, persistente. Un classico il Baccalà mantecato, galletta di Parmigiano e misticanza aromatica, piatto che, seppur rivisto, è ormai un piatto storico di Alberto, con quelle briciole di biscotto di parmigiano che osano non poco.

Ottima e decifrabile la Catalana di mazzancolle, frutta e verdura così come didascalico l’infuso brodettato di pesci e crostacei, una moderna ed attuale interpretazione del brodo di pesce, con citazioni botturiane nelle cotture separate dei singoli pesci e con un brodo concentrato e maschio servito a completare.

Ottimo, modaiolo il riso mantecato con vongole, polvere di alghe e limone. Una preparazione da cui Alberto è uscito vincitore, prima di tutto per aver usato il nome appropriato, riso e non risotto, e poi per la cottura, la mantecatura e la preparazione, davvero tutte centrate. Un plauso sincero al Maitre e a tutto il servizio, per aver sopportato noi ed i nostri bambini, entrambi alle prese con capricci diversi. Per il vino noi e per i piatti i bimbi. Anche questo è importante.

Concludo con una frase di una mia recensione del Magnolia, targata 2006, che può risultare per certi versi profetica: “… Per concludere, ripensando al nome del locale, mi è tornato in mente il film Paul Thomas Anderson che racconta la storia di un insieme di vite il cui filo conduttore è la ricerca disperata di qualcosa che possa rendere completa la vita, un confronto con se stessi e con il proprio desiderio di essere compresi e amati. Che sia questo che ha ispirato Alberto ?” Direi di si Alberto, adesso puoi piacere a tutti … BRAVO!

Pre-antipasti.

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Noci e nocino.

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Brodetto , e il suo accompagnamento.

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Riso

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Tonno.

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Catalana.

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Fragola.

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il pregio : Una cucina che può soddisfare tutti .

il difetto : Il brutto cartello di segnalazione all’ingresso.

Ristorante Magnolia
Via Trento, 31
Cesenatico (RN)
Tel ( +39 ) 0547.81598
Menù degustazione da 42, 48, 60, 80 Euro
Alla carta : 70 Euro
Coperti : 40
Chiuso: Lunedì

http://www.magnoliaristorante.it/

Visitato nel mese di Dicembre 2009

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Alberto Cauzzi

24 Commenti.

  • Roberto C.11 Gennaio 2010

    Il piatto della prima foto mi ricorda la (splendida) sogliola dei Roca... coincidenza o c'è un lavoro simile sulle salse in accompagnamento?

  • velavale11 Gennaio 2010

    magnolia 16/20 e 1 stella vicolo santa lucia 15/20 e 1 stella povero diavolo 18/20 e O stelle!!! bravi

  • Pat Garrett11 Gennaio 2010

    Sbaglio o questo commento è lievemente ironico nei confronti della "rossa"? :-)

  • Pat Garrett11 Gennaio 2010

    Va bene essere minimalisti ma "la fragola" eccede un po' in questa direzione.. ps com'è il brutto cartello all'ingresso? Non ricordo di averlo notato.. Ricordo ahimè, con totale disappunto, l'avversione di Faccani per i vini naturali..

  • Kriss11 Gennaio 2010

    E si, somiglianza innegabile: http://passionegourmet.com/2009/11/26/el-celler-de-can-roca-j-j-j-roca-girona-catalunya-by-norbert-e-il-guardiano-del-faro/

  • Pat Garrett11 Gennaio 2010

    quasi plagio..

  • Il Guardiano del Faro11 Gennaio 2010

    Forse ha l'avversione verso quelli cattivi. I Leroy so per certo che gli piacciono ;-)

  • massisol11 Gennaio 2010

    bravo Alberto... (non tu Cauzzi, il Faccani!!!) :)

  • Pat Garrett11 Gennaio 2010

    non vorrei entrare in polemica col Guardiano ma per quanto mi riguarda non esistono vini naturali "cattivi", in quanto espressione di un vitigno e di un terroir. Possono non piacere questo sì, sopratutto a chi ha abituato il palato per decenni alla chimica di sintesi, ai lieviti selezionati ecc.., Leroy, Pacalet, Pierre Morey, Joly e ça va sans dire Romanée-Conti casualmente piacciono anche a me ;-)

  • franco francese11 Gennaio 2010

    Veramente bravo questo ragazzo. Non solo in televisione a sbirciare le scollature dell'Elisa di Cuneo alla prova del cuoco :D Bellissime le due idee della noce e della fragola, che immagino farcita. Bravi anche voi a tenere in continuo aggiornamento questo blog. Cosa che tra vostri link non succede spesso. Segnalo il risveglio di Sararlo a distanza di due mesi, mentre Bolasco è fermo al 17 Dicembre. Bha!...

  • velavale11 Gennaio 2010

    già

  • Presidente11 Gennaio 2010

    Si. La continuità crediamo sia fondamentale in questo tipo di comunicazione. Per quanto hobbysti, su questo punto ci siamo. La media di cinque recensioni su sette giorni è stata mantenuta e il numero di utenti che passano da queste parti continua a salire, anche dall'estero, in funzione dell'indicizzazione google che sia pur diversamente dall'Italia ci mette comunque in buona evidenza. Ora, i margini (ampi) di miglioramento, dovranno riguardare una copertuta più capillare del territorio italiano e la qualità delle immagini. Su questo secondo tema ( le foto spesso criticate) , quando queste non saranno degne, potremmo selezionarle con più cura e pubblicarne di meno ma più espressive, o addirittura escluderle quando queste si riveleranno inguardabili. Sulla qualità dei testi, non avendo qui nessun giornalista o scrittore, giudicate voi che leggete, e abbiate pazienza quando l'Italiano andrà in sofferenza. Non è però escluso un minimo allargamento umano ( solo se utile per salire qualitativamente ) che possa migliorare alcuni degli aspetti fondamentali che contraddistinguono la specializzazione voluta da questa Associazione.

  • velavale11 Gennaio 2010

    se serve .. a disposizione

  • Presidente11 Gennaio 2010

    Gentilissimo, il tema sarà parte del prossimo o.d.g. dell'Associazione.

  • Monica11 Gennaio 2010

    Anche Cauzzi , bravo ! Bella rece, molto....

  • franco francese12 Gennaio 2010

    Mentre Luigi Cremona, oltre ad aggiornare in maniera frenetica ha anche cominciato a fare delle foto notevoli! http://www.porzionicremona.it/2010/01/11/altacucinalocale/#more-8159

  • solarolo12 Gennaio 2010

    Quindi Alberto secondo te Faccani vale un punto in più di Ciotti?

  • Alberto Cauzzi12 Gennaio 2010

    Faccani esprime una cucina più matura, più fine, più concentrata. Meno dispersioni, per intenderci. Cose che non si possono dire della cucina di Ciotti, ancora troppo ricca di ridondanze. Se devo dire un aspetto a favore di Ciotti dico però che in questo momento la sua cucina ha una buona dose di personalità, il che non guasta affatto.

  • kingo12 Gennaio 2010

    Sulla maturità di Faccani mi trovo in sintonia con Cauzzi Magnolia ha fatto sicuramente un salto di qualità negli ultimi anni e sopratutto la crescita della cucina di Faccani è andata sicuramente di pari passo con la crescita costante della gestione totale del ristorante di non poca importanza Parlando della cucina di Alberto mi è sempre piaciuto il suo approccio esuberante anche se qualche volta eccedeva in modernità come diceva cauzzi . Devo dire però che l'obbiettivo e la sua filosofia di cucina erano sempre ben visibili sin dagli inizi e se ora si è raggiunta una continuità lo si deve sopratutto ad uan certa caparbietà che da sempre contraddistingue il lavoro di faccani Mi piacerebbe ora vedere una sfida su un menù tutto di terra( ma vedo dalla rece e dagli ultimi menù che qualcosa sta gia avvnenendo ) perchè credo che ci potrebbero essere un ulteriore salto di qualità Comunque Cauzzi, agli inizi quando c'era quell'impeto giovanile venivano giu certi piatti che erano una meraviglia.....

  • velavale14 Gennaio 2010

    vero vero

  • franco francese19 Gennaio 2010

    Si, tutto bene, però : se lo chef avesse visto questa recensione e ci dicesse come mai quel piatto è così simile a quello deiRoca?? Magari ha solo voluto fare un omaggio? Non posso credere al plagio. Nessuno oggi con i mezzi di comunicazione che abbiamo rischierebbe di copiare. Le cose si sanno in pochi minuti.

  • alberto faccani20 Gennaio 2010

    grazie a tutti per i commenti. Scusate se non ho risposto prima ma ero in vacanza all'estero. per i vini naturali abbiamo già rifornito la cantina, i gusti cambiano. In quel momento i vini naturali non mi piacevano e dato che sono io il responsabile agli acquisti dei vini, ho preferito in quel momento non comprarli dato che a me non piacevano. Poi i gusti cambiano e mi trovo a berli. Tutto qui. Nessuna avversione definitiva, solo momentanea. Anche grazie a gdf.. per il piatto dei calamaretti solo l'impiattamento è simile, vedi gocce di salsa. Il gusto è diverso. Gli ingredienti sono diversi. La costruzione della salsa è diversa.Io ho cercato di riproporre i gusti dello spiedo di calamaretti alla griglia e quindi scomposto la panatura: una per il prezzemolo, una per il pane abbrustolito, una per il limone e una per l'aglio. Quelle dei Roca? Bergamotto, pinoli, finocchio, oliva, arancio. Poi forse Alberto C. non lo ha scritto ma nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre ho mandato uno dei miei due secondi a fare uno stage dai Roca. Quindi al suo ritorno mi ha portato nuove idee e non ho certo intenzione di copiare le loro ricette pari passo. Solo spunti da applicare alla mia cucina romagnola. Tutto qui, un saluto a tutti. Complimenti per il bellissimo e utlissimo blog! Alberto Faccani

  • Pat Garrett21 Gennaio 2010

    le persone di buon senso si mettono sempre in discussione, bravo Alberto e bravo GdF (a proposito, gli Chateau Musar bevuti insieme domenica erano eccellenti, peccato le temperature di servizio...) ps cosa avete bevuto di naturale insieme a El Bulli?

  • Presidente21 Gennaio 2010

    Per lettori affezionati come Pat Garret abbiamo già pronte all'interno della programmazione un paio di recensioni realizzate da Cauzzi e gdf , una da Parigi ed una a Nizza, dove la priorità dei Vini naturali è assolutamente condizionante .

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