Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Pianeta Terra.
Questo ristorante,chiuso ormai dal lontano 1992, circa vent’anni fa secondo alcuni era IL punto di riferimento gastronomico di Roma insieme a pochissimi altri come Alberto Ciarla ed il Lord Byron.
Anima del locale lo chef Roberto Minnetti, toscanaccio di Sansepolcro, uomo dalle idee chiare,antesignano di un concetto ideale di cucina legato alla conoscenza ed al corretto utilizzo di materie prime di primissima qualità alleggerite nelle presentazioni e negli accompagnamenti.
Dopo la chiusura a Roma ed il trasferimento per tanti anni in quel di Montalcino al Poggio antico da meno di un anno lo chef è tornato nella capitale alla guida di un piacevolissimo bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi nella zona più tranquilla di trastevere a giusta distanza dalla febbrile movida del quartiere.
I toni del rosso dominano in varie sfumature dal parquet,alle sedie,ai muri,alle tovaglie americane.
In sala la competente e preparata Elisa,già facente parte della premiata scuderia Antonello Colonna, da vera padrona di casa saprà subito mettere a proprio agio l’avventore.
Il saluto della cucina è rappresentato da una piacevole insalata di capponePollo maschio castrato per far sì che raggiunga maggior peso, rendendo la carne più tenera e grassa. Il cappone è un esemplare idoneo per brodi e bolliti tradizionali.... Leggi con una tapenade di olive,
in accompagnamento dei pani al tartufo,rosmarino,ricotta e basilico e pomodoro,ma soprattutto dei curiosi grissini decisamente più cotti e sottili al centro e molto meno cotti e più spessi alle estremità.
Quiche di radicchio con taleggio
rustica ma delicata,accompagnata da una salsa dalla sapidità molto equilibrata.
Lingua di chianinaRazza bovina molto pregiata dal manto bianco porcellana, inizialmente usata come capo da mezzadria, che deve il suo nome "chianina" alla Val di Chiana. La carne presenta gusto sapido e delicato al tempo stesso, ricco di sfumature vegetali nei tagli più magri.... Leggi in salsa verde.
Semplice, ma davvero squisita, in questa pietanza si vede già una notevole maestria nella manipolazione delle carni.
Maestria che nei ravioli di chianina con salsa al vin santo e fegatini
dà prova di sè in modo indiscutibile. La pasta ,tirata perfettamente, cela dentro un ripieno di bontà commovente assolutamente coerente con la salsa che l’accompagna.Elisa lo ha definito un “caldo abbraccio invernale”ed io non posso che convenire sul fatto che un piatto così scalda, anche se fugacemente,il cuore.Dalle presentazioni dei piatti si vede che lo chef bada alla sostanza e molto meno alla forma.
Gnocchetti rosa in salsa di brasatoPreparazione di carne cotta lentamente con vino, spezie e brodo. La lunga cottura del brasato privilegia le parti fibrose associate ai muscoli dell’animale, rendendole morbide e succulente.... Leggi.
Altra prova che lo chef sa il fatto suo. I delicati gnocchetti impastati con la rapa sono accompagnati da una salsa di brasato adeguatamente addomesticata. Il risultato? Sapori bilanciati e gusto preservato.
Stinco d’agnello nel suo ristretto e cicorietta.
Qualità della carne indiscutibile,la temperatura di servizio però non mi è sembrata ottimale.Salsa tirata alla perfezione.
Peposa. Piatto tipico toscano con lo stinco stracotto di vitellone marinato nel vino rosso tante ore viene servito con un purè di patate di buona fattura. Spezie, pepe in primis ovviamente, dosate col misurino.
Torta di ricotta con noce moscata e cannella,gelato di menta,cocco e zabaione.
A mio avviso un pò troppo secca,forse perchè in là con la cottura.Gelati di menta e cocco non appropriati,un pò di più quello allo zabaione.
Dopodichè Elisa ha servito due squisite ostriche normanne a chiudere singolarmente una cena decisamente piacevole.
Il tutto accompagnato da un buon Brunello di Montalcino 2004 di Aglieta.
E’ un locale dove si sta bene nelle mani di uno chef sapientemente ancorato alla tradizione.
Una nota di merito ad Hiro chef giapponese che da tanti anni è con Minnetti e ne rappresenta quasi un alter ego.
il pregio : Cucina tradizionale ed armonica.
il difetto : La presentazione poco curata dei piatti ed i due monitor all’ingresso del locale.
Minnetti in Trastevere
Via Garibaldi 56
Roma
Tel. (+39 ) 06 58333248
Prezzi alla carta:
Antipasti:da 12 a 14 euro
Primi: da 8 a 14 euro
Secondi: da 15 a 25 euro
Dessert: da 10 a 12 euro
Chiusura settimanale: domenica e lunedì a pranzo.
Visitato nel mese di Gennaio 2010
Visualizzazione ingrandita della mappa
Norbert
Er mejo de Roma. Ma a parte i gusti, Montalcino è chiuso?
[...] Approfondimento fonte: : Minnetti in Trastevere, Roma. Norbert « Passione Gourmet [...]
Ottimo interprete della cucina classica ma non dimenticherei colpi di fioretto datati primi anni novanta come la sua "Quaglia farcita in salsa di ostriche" o l'amatriciana di frutti di mare, a fianco a pezzi di classicismo assoluto com il patè di fegatini in salsa di Moscadello di Montalcino. Esperto di vini di rilievo, ironico e provocatore come potrete leggere sul sito quando afferma che uno chef non può non essere anche un conoscitore del vino... cosa che non darei proprio per scontato :D ... e lui lo sa è lo stigmatizza con ironia.
Pianeta Terra e Poggio Antico, quanti ricordi.... Non ho ancora provato Minnetti in Trastevere, mea culpa, mea culpa mea maxima culpa. Provvederò al più presto. Grazie Norbert
Che io sappia sì. Montalcino a gennaio era chiuso per ferie ma credo non riapra. Ho avuto l'impressione che Minnetti voglia concentrarsi su Roma. Comunque al riguardo non sono sicurissimo. Su Roma poi ce ne sono ancora tanti da provare.....
Figurati. Una serata lì é proprio ben spesa....
Pianeta Terra, provato, a suo tempo. Era il locale preferito della Bellucci, quando era di stanza a Roma.
Di stanza e di restyling precedente alla Punto, e quel posto era pieno di politici del cz mandati al macero.
le foto eh ehe eh
Le foto d'ora in avanti non saranno più il tallone d'Achille di Norbert..
Ho visto per la prima volta questo blog stassera mentre cercavo un posto dove andare a cena a Roma, devo dire che sono stato impressionato dalla quantità/qualità del materiale pubblicato e dalla affinità di giudizio Ceno sempre fuori e una volta alla settimana "cerco" di andare in un nuovo locale Negli ultimi due anni ho vissuto tra Milano, Roma, Parigi e Madrid e devo dire che Roma ha la più alta concentrazione di trattorie/ristoranti, ma anche una percentuale bassissima di posti "passabili", peggio di Milano Detto questo, stassera ho toccato il fondo: Sono stato da Minetti, ho prenotato alle 20 per le 21, nessun problema c'era posto Arrivo, trovo il locale ingombro da una ventina di persone con bambini, presumo una cena di familia Mi siedo, guardo il menù (mediamente attraente) e opto per primo e secondo, guardo la carta dei vini (veramente scarsa con ricarichi altissimi) non trovo niente ed opto per un bichiere alla mescita Mangio il primo (tagliolini con ostriche) niente di eccezzionale, arriva il secondo (tagliata di chianina) e mi viene portata una scelta di sali disposti su delle saliere a piattino dove si vedeva l'impronta delle dita dei clienti precedenti. Nel frattempo le persone in attesa si sono sedute, si sono calmate ed hanno cominciato a mangiare. Cosa succede: era una riunione di un politico per le imminenti elezioni regionali ed ad un certo punto ad un metro da me è iniziato il comizio elettorale. Il ristoratore (o la ristoratrice) al momento della mia prenotazione non mi hanno avvertito che contemporanemente alla mia cena ci sarebbe stata una riunione politica, questo penso che possa dirla tutta sulla impostazione del locale. PS: il conto è stato di 66 euro, primo, secondo, sorbetto, un bicchiere di vino, delizioso comizio elettorale incluso
x "Lapo". Era un po' prima che venissero mandati al macero. Ci andava un notabile del PRI (il nome è stato sepolto) che, appunto, gli pagava le linguine alla bella di Città di Castello. Poi lui è sparito e lei è andata a Parigi.
Che dire, l'esperienza mia è stata diversa,fortunatamente. Tranquilla e serena come l'ho descritta. Se fossi capitato nella serata tua avrei avuto poco per riscaldarmi il cuore e molto per riscaldarmi "altre cose"e la scheda sarebbe stata senz'altro differente. Spero che il comizio sia stata un'eccezione,anche se mi rendo conto che il ristoratore,specie di questi tempi,non può sputare nel piatto dove mangia.
Grazie per la gentilezza. Montalcino riaprirà il 03/04/2010 .
Abbiamo visitato il sito La ringraziamo per le cortesi parole sia nei pregi che nei difetti di cui ne faremo tesoro.
Mi dicono che ha chiuso i battenti
Credo ci sia stato recentemente Orson....
Io ho avuto l'onore e il piacere di poter lavorare con il Grande Roberto al Pianeta Terra. Quanti ricordi e quante risate fatte insieme.. Mi manca quel posto e anche se in privato,seguo i suoi spostamenti.. spero di poterlo rivedere al più presto per stringere la mano ad un grandissimo della cucina italiana..
Anch'io rivendico l'onore e il piacere di avere lavorato e condiviso il pass con il Grande Roberto Minnetti. Risate e bottiglie comprese! :D Luigi, dove sta ora?
Dispiace davvero che l'avventura romana sia terminata. A gennaio mi era sembrato abbastanza determinato. Prosit....
Da quello che ho letto dovrebbe stare a Roma,a Trastevere..
Al suo posto l'ennesimo ristorante da amatriciane&tagliate
Davvero un peccato. A conferma di una "scena" romana sempre più omologata verso il basso...
E' adesso all'Antica Contrada di Paraggi - Portofino con Luigi Taglienti. Peccato abbia lasciato Roma ...
Speriamo torni a Montalcino.