Passione Gourmet 22 Giugno 2015 - Passione Gourmet

Le Calandre

Basta mettere in fila un po’ di numeri per avere un’esaustiva sinossi della carriera di uno tra più grandi cuochi che la cucina abbia mai avuto.
Quarantuno anni. Tre stelle Michelin consolidate da ormai tredici anni di cui la terza presa a soli ventotto anni. Un unicum nella storia della rossa.
L’uomo de Le Calandre è lui, innegabilmente un genio. Sotto tutti i punti di vista.
Nessuno in Italia, né in Europa e, probabilmente, nel Mondo, ha bruciato le tappe come ha fatto Massimiliano Alajmo.
Sono solo dettagli. Certo.

Il resto è ricerca, tecnica contemporanea a maestosa personalità di una cucina che ha saputo sfornare grandissimi e già affermati talenti.
Non possiamo che constatare il momento di forma smagliante di questa tavola, con un menù, il “tinto”, perfetto punto di incontro tra complessità tecnica e immediatezza gustativa, in cui si resta sopraffatti dall’esasperato inseguimento dell’essenza del cibo e dalla costante ricerca di sensazioni ed elementi ludici che necessitano interazione e coinvolgimento totali da parte del commensale.
Penetrare nella materia è l’unico modo per conoscere tutte le possibilità di espressione della stessa.
La carrellata di piatti provati, in un’incerta primavera, offre una sequenza di ingredienti di incredibile qualità, salse di concentrazioni uniche, tecniche di preparazione da alchimista, leggerezza, disarmante golosità. E poi ci sono tanti “dettagli culinari” come le “essenze”, a corollario di pietanze già strutturate, oli essenziali, il cui aroma accelera il gusto di ogni singolo piatto partendo dall’olfatto.
Alajmo non ha mai inseguito mode, si è lasciato solo ispirare dai suoi maestri (Veyrat e Guerard) e ha dato vita alle sue idee e immaginazioni. Non un classico che sia stato concepito o già visto prima di lui, nè una tecnica che sia già stata utilizzata da altri.
Non è un percorso perfetto, non vuole esserlo perché l’aspetto che prevale è più quello emotivo, seguito a ruota dal divertimento.
Il commensale si ritrova catapultato in uno spettacolo multi sensoriale in cui si respira un’aria scanzonata. Tant’è che, in un menù così ampio e articolato, si perde ad esempio il piacere dei sofisticatissimi virtuosismi tecnici del Gocciolato, un menù nel menù che invece sarebbe opportuno gustare quasi come un assolo per comprenderne al meglio raffinatezze stilistiche e contrappunti, giocati su sensazioni infinitesimali che, dopo tante portate, in realtà si perdono nella sensazione di sazietà generale. Consigliamo difatti come dolce conclusivo la “mozzarella di mandorla”, sicuramente più calata in un percorso in cui la leggerezza gioca un ruolo importantissimo.
E poi ci chiediamo se si possa (per noi si deve) fare di più sul versante delle “testure”, dato che ci è sembrato piuttosto strano il reiterato uso del riso soffiato su ben tre preparazioni. Ma sono domande che sorgono spontanee al cospetto dell’indiscutibile talento di Alajmo.
Una cucina che è perfettamente integrata alle bellissime ed uniche stoviglie firmate dallo stesso chef e al contesto della sala, minimalista, in cui spiccano i meravigliosi tavoli, ricavati da un unico tronco di frassino olivato di quasi duecento anni, sui quali la luce risalta i colori del cibo e qualche dettaglio di colore sparso per la sala (riteniamo Massimiliano un genio perché le “sgocciolature” sui muri e sui tendaggi, in pieno stile pollockiano, pare li abbia concepiti e realizzati in una mezz’oretta, il che sembra incredibile per quanto siano affascinanti).

Il servizio, formidabile in termini di tempistiche, è uno dei più intelligenti e divertenti d’Italia. Raffaele Alajmo -insostituibile il suo ruolo imprenditoriale nell’azienda- ha saputo formare una squadra giovane e affiatata, oggi capitanata da Andrea Coppetta Calzavara.
Tutto questo è Le Calandre, un ristorante che ha fatto la storia della ristorazione mondiale. E chissà ancora quanto avrà da dire.

Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Il fantastico pane.
pane, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
I famosi snack della casa.

snack, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Amuse bouche:
dotto fritto con caviale, airbag di pane con carote e cumino e barchetta con piselli e Joselito.
Amuse Bouche, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Primavera di verdure cotte a freddo.
Verdure cotte a crudo marinate al sale, gelato all’estragone e crema al pistacchio. Notevole inizio.
Primavera di Verdure, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Nudo e crudo di carne e pesce.
Carpaccio d’astice e riso croccante, fassona farcita con calamari, caviale e salsa ai fasolari; gambero impanato, radicchio e maionese di mandorle, curry, curcùma e mandarino. Che bocconi!
Nudo e crudo di carne e pesce, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Linguine di calamari con vongole cannolicchi e asparagi.
Finta pasta di calamaro e dotto (i pesci vengono destrutturati disidratati e reidratati). La salsa è fatta con cannolicchi, vongole, granchio, asparagi e crema di ricci di mare. Piatto da 20/20 per tecnica, gusto ed emozioni.
linguine di calamari, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Spaghetti con salsa di moeche.
La pasta non può che essere Benedetto Cavalieri e il sugo è fatto con moeche, pomodori e ricci di mare per accentuare la sapidità marina.
spaghetti con salsa di mosche, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Consapevoli dell’immensa bontà del sugo, dalla cucina arriva la padella per il piacere della scarpetta.
scarpetta, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Risotto all’olio extra vergine di oliva con capperi, caffè e rosa.
Versione 2015 del classico risotto capperi e polvere di caffè. In questa nuova versione spicca il potente profumo floreale della rosa che lascia in bocca un fragranza prolungatissima.
risotto all'olio, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
10 grammi di pasta alla carbonara.
Si tratta di una sfoglia sottilissima di pasta all’uovo con crema d’uovo, pecorino, pepe nero e speck.
Un po’ più rustica rispetto al resto, comunque una riuscitissima variazione.
pasta alla carbonara, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Rombo al mais con bottarga e crema di carciofi e pistacchio.
Rombo al mais, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Carpaccio sottile di cervo in agro di vino. Piatto preso in prestito dal menu “istinto” al posto delle animelle.
Una combinazione di gusti di lieve acidità che caratterizzano il piatto nella sua notevole eleganza.
Carpaccio sottile, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Animelle dorate al curry e liquirizia.
Il piatto meno convincente.
Animelle dorate, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Piccione con barbabietola rossa, topinambur e tartufo nero. Il volatile subisce due cotture differenti. La coscia viene padellata con il maraschino. Forse una versione ancora un po’ autunnale.
piccione con barbabietola, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Degustazione di frutta aromatizzata.
degustazione di frutta aromatizzata, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
E poi il palato si resetta con il Lemon sour. Un sorbetto al limone con frizzi pazzi, granita al rhum e una spruzzata di essenza alla limetta.
predessert, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Sul dessert si può scegliere tra la “Mozzarella di mandorla” che straconsigliamo, anche perché più in linea con il concept del menu. Un’isola del sud in un piatto.
dessert, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Parecchio più impegnativo il “Dolce far niente (gioco al cioccolato 2015)”.
Sicuramente divertente ma impossibile da finire dopo un percorso degustazione.
Alcuni scatti del curioso dessert.
dolce far niente, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Dita con crema alla curcuma, crema di noci pecan e crema alla nocciola.
dessert, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Fiocco di curcuma.
ficco di curcuma, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
I vini degustati.
vini degustati, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova

brunello, vino, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
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Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
sala, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova
Ingresso.
ingresso, Le Calandre, Chef Massimiliano Alajmo, Sarmeola di Rubano, Padova