Passione Gourmet 9 Ottobre 2014 - Passione Gourmet

The Jane- Upper Room Bar

Dovendo citare i cinque ristoranti più cool in Europa di questi tempi, il The Jane non potrebbe mancare. All’interno di una chiesa sconsacrata, la nuova avventura di Sergio Herman dopo la chiusura dell’Oud Sluis ha tutto per piacere alla gente che piace: spazi enormi nel ristorante al piano terra, con menù degustazione prezzati in maniera abbordabile al grande pubblico (il più ampio a 85 euro), arredo rock-chic, bar/neobistrot al piano superiore con bancone attorno alla cucina e vista dall’alto sulla splendida sala.
Nell’impossibilità di trovare posto al ristorante, nonostante un tentativo di prenotazione di diversi mesi prima, abbiamo voluto comunque provare l’Upper Room Bar e, complessivamente, non ce ne siamo pentiti.
L’offerta è, di fatto, quella che oggi va di più: una carta ristretta di piatti o un menù degustazione non troppo ampio, accompagnati da una selezione di vini piccola ma mirata e da un’ampia proposta di cocktail, spesso eseguiti con basi ricercate e in maniera irreprensibile.
A prepararla, fianco a fianco, chef e camerieri-barman, questi ultimi professionali ma anche molto glamour (tatuaggi e tagli all’ultima moda costituiscono una condicio sine qua non della mansione).
Spiegato il contesto, è doveroso concentrarsi sul cibo che è, senza giri di parole, piuttosto buono.
La proposta del menu è all’insegna di materia prima e piatti tradizionali, soprattutto mediterranei, eseguiti con la perizia di una tavola con ambizioni superiori ed è tutto convincente, a parte la burrata non appassionante in accompagnamento al pomodoro (sbucciato e tagliato con cura giapponese) e all’emulsione di basilico in una caprese più bella che riuscita. Da segnalare tra i picchi, le strepitose ostriche Gilardeau e i dessert di fattura davvero eccellente. Nota di merito per l’attenzione data alle temperature di servizio (il crostino iniziale al prosciutto di Bigorre è servito solo al momento di perfetta scioglievolezza, e così i dessert) e ai pani, tra cui spiccano degli eterei grissini da applauso.
Locale, naturalmente, stipato anche al piano superiore, in un piovoso martedì agostano e, considerato il prezzo e la qualità complessiva dell’esperienza, culinaria e “mondana”, ci sembra del tutto giustificato.

Crostino con pomodoro e noir de Bigorre: pintxo degno di uno dei migliori bar di San Sebastian.
Crostino con prosciutto, the Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Pomodori (rossi e gialli) burrata e basilico: purtroppo la burrata a queste latitudini non potrà mai essere perfetta (cosa che rende inspiegabile capire la moda, che dura da anni, di servirla).
Pomodori, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Meravigliose ostriche Gilardeau con ginger e mela ghiacciata.
Ostriche, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Patatas bravas con aioli e salsa al pomodoro: nulla da eccepire.
Patatas bravas, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Ragù di seppioline con fagioli, chorizo e verdure: rusticamente impeccabile, davvero goloso.
Ragù, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Tortino di cioccolato e rosa con frutti rossi e cialda alle noci pecan: davvero un dolce di ottimo livello.
Tortino, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Buon tiramisù ai frutti rossi, leggero e non stucchevole al palato.
Buon Tiramisù, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
Qualche scorcio del bellissimo locale.
Scorcio, The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa
The Jane Upper Room Bar, Chef S. Herman, Anversa