Tripadvisor è un riferimento efficace? L’attacco della stragrande maggioranza di addetti ai lavori, chef e giornalisti, ha la sua ragion d’essere. Recensioni falsate, spesso comprate, in molti casi commissionate per distruggere il locale della concorrenza o, viceversa, per incrementare le visite della clientela, in questo momento economicamente molto difficile.
Fino allo spiacevole episodio, ultimo della serie, in cui Davide Paolini, nota penna di punta dell’enogastronomia italiana, ha visto utilizzare il suo nome in maniera impropria da un utente che ha inondato di recensioni molti locali della penisola.
Tripadvisor ha certamente molte colpe in questo meccanismo, e potrebbe risolvere agevolmente, con un controllo maggiore dei post e degli utenti, i problemi di utilizzo fraudolento. Tanto più in questo periodo, in cui la sua leadership di ascolti e di ritorni è certamente consolidata e difficilmente attaccabile.
Però ci sentiamo, anche in questo caso, con lo spirito laico e critico che ci contraddistingue, di spezzare una lancia a favore di Tripadvisor. Che qualcosa di buono propone. Basta saperlo leggere. Le foto, ad esempio, sono spesso utili per comprendere, all’occhio attento, che tipo di cucina e di qualità di preparazioni il locale realizza. Vedere piatti imbrattati d’olio e lanciati direttamente dalla cucina è già di per se un segnale che induce il popolo gourmet a scansare elegantemente la visita.
E poi i commenti che, anche qui, se letti con attenzione, forniscono qualche informazione aggiuntiva utile e sufficientemente esaustiva. Perchè i messaggi palesemente falsi è abbastanza facile individuarli. Ebbene sì, prima di visitare un ristorante di cui nessuno, o quasi, parla, anch’io utilizzo Tripadvisor. Per capire se la fregatura è dietro l’angolo oppure se c’è la possibilità che qualcosa vada per il verso giusto. E poi c’è il gusto di capire, di colmare quella distanza spesso siderale che c’è tra le valutazioni della gente comune ed invece l’opinione degli autorevoli esperti del settore.
Hana è stata una piacevole ed intrigante scoperta. Costantemente in testa alla classifica del succitato come miglior Sushi di Milano, ci siamo armati di sana e comprensibile curiosità e siamo andati a sbirciare.
Risultato? Abbiamo trovato certamente uno tra i migliori sushi di Milano, curato e ben realizzato. Proporzioni della materia ittica in rapporto al riso, cottura del riso e presentazione certamente all’altezza. Condimento e temperatura di servizio meno, ma crediamo che questo non sia altro che un adeguamento al gusto dei Milanesi, che amano poco il Wasabi, che adorano un riso poco acido e tendenzialmente freddo. Però il pesce utilizzato è tra i migliori in assoluto.
Servizio curato e molto gentile e discreto, al netto di chi vi riceverà all’ingresso, che ha uno stile poco Giapponese e molto Milanese, per capirci. Cortese ma, diciamo, un pò invasivo.
Consigliamo Hana per un buon sushi e, perchè no, anche per qualche piatto creativo che non abbiamo degustato ma che abbiamo visto servire ad alcuni nostri dirimpettai. E che ci hanno stuzzicato per la presentazione e per la qualità espressa. Questa volta Tripadvisor ci ha preso.
Al banco per capire meglio…
I Nigiri dello chef, straordinari!
Sushi misto creativo
Un ottimo e mai visto rainbow roll, un caleidoscopio di pesci e crostacei
Sushi misto creativo