Passione Gourmet 30 Gennaio 2014 - Passione Gourmet

Oste Scuro

Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone

E’ una città piena di storia Bressanone, pardon Brixen. Tra l’altro è anche strategica come punto di appoggio per golose scorribande nell’Alto Adige versante gourmet, vista la sua posizione al centro della Valle Isarco da cui è facile raggiungere la sempre più nutrita comitiva di chef stellati tirolesi.
Passeggiando per le stradine del borgo vescovile si respira realmente l’aria di un luogo ad alto tasso culturale e i negozi del moderno sistema consumistico sono ben incastonati in un quadro dominato dall’architettura medievale e dall’austerità degli edifici.
Chiese e torri, affascianti e robuste, come il palazzo che ospita l’Oste Scuro, una delle costruzioni più antiche della città che affonda le sue radici addirittura al 13° secolo.

La genesi che ci porta oggi in dote l’Oste Scuro è una serie di avvicendamenti curiosi, cominciati nel 1743 quando in questi ambienti riservati ad abitazione dei canonici del vicino Duomo si faceva di tutto tranne che dimorare: il realtà qui c’era una vera e propria Osteria, in cui i canonici stessi servivano il vino dei contadini ottenuto come tributo. All’imbrunire in teoria era vietata ogni attività, anche quella di accendere le luci, ma in pratica si continuava a bere serenamente anche al buio, da cui il nome Oste Scuro.
Alla fine del 1800 la proprietà passò nelle mani di Anton Mayr e da allora due caratteristiche dell’Oste Scuro sono rimaste pressoché immutate: la gestione della famiglia Mayr (oggi c’è Hermann al comando) e la frequentazione di personaggi famosi che hanno reso celebre questa elegante Osteria.

Che un locale sia meta prediletta di alti prelati o importanti politici, di solito, è un chiaro indizio che siamo lontani dalle alte pretese di un gusto squisitamente gourmet. Ma non è il caso dell’Oste Scuro, che al netto delle foto degli ingombranti ospiti che vi avranno preceduto negli anni, saprà invero garantire una cena o un pranzo veramente piacevoli. Sale calde e accoglienti, estrema cortesia e professionalità nel servizio, buona carta dei vini e un menù costruito con intelligenza sulla tradizione gastronomica locale: in particolare le carni, la selvaggina, le paste ripiene e i formaggi, il tutto confezionato con attenzione e dopo una buona ricerca di produttori locali.

Alle volte non serve poi molto per accendere un po’ di luce in luoghi apparentemente “oscuri”.

Una delle belle sale dell’Osteria.
Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Pani e grissini da farina biologica.
pane e grissini, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Dal momento che siamo singoli avventori un gradito segno di cortesia con l’offerta di giornali e riviste da leggere in attesa delle pietanze.
Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Testina di Vitello (pancia e lingua) con croccante di formaggio “Graukäse” e vinagrette di verdure, chutney di cipolla rossa.
testina di vitello, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Variazione di caprino del Maso “Blauschmied” con chutney di zucca.
variazione di caprino, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
“Schlutzkrapfen” ai spinaci con formaggio “Graukäse” della Valle Aurina.
schlutzkrapfen, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Filetto di cervo della riserva di caccia di Funes, con salsa al pepe, patate alla mela (il piatto migliore).
filetto di cervo, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Canederli dolci alla ricotta e nougat con zuppetta di mela cotogna.
canederli dolci alla ricotta, Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
Particolare della sala principale.
Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
La Stube in cui era solito consumare i pasti un cliente importante…
Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone
La foto ricordo di un’altra visita “importante”: sembra che quel giorno ci fosse solo un menù vegetariano per fortuna…
Oste Scuro, Chef Hermann Mayr, Bressanone