Passione Gourmet Giugno 2012 - Passione Gourmet

Dopolavoro Bicocca

“Che c’è di meglio di un bel ricordo?”, si chiedeva Dorian Gray in Totò, Peppino e la Malafemmena. Che cosa ci sia meglio di una grande idea invece me lo son chiesto per un’ora abbondante, uscito di fresco dall’Hangar Bicocca. In questa struttura nel riqualificato quartiere della periferia Nord trovano spazio principalmente eventi culturali ,che affiancano esposizioni permanenti come l’installazione I sette palazzi celesti di Anselm Kiefer.Da qualche tempo però una parte dell’Hangar è occupata dal Dopolavoro Bicocca, non un ristorante propriamente detto con una sequenza di portate, ma uno spazio gastronomico dove, a parte una piccola serie di piatti veri e propri per la pausa pranzo, la sera la proposta è costituita dai Rubìtt, piccole cose, la risposta meneghina alle Tapas. L’idea di base, già abbondantemente sviluppata dal duo del Ratanà Cesare Battisti/Danilo Ingannamorte, fra i promotori anche di questo progetto, è quella di avere un locale versatile attivo molte ore al giorno. Dalle 11 alle 16 dal Martedì al Giovedì e dalle 11 alle 23 fino alla Domenica è possibile venire qui per gustare un cocktail, una birra o un bicchiere dalla minuta lista enoica, accompagnando il tutto con piccoli ma gustosi piatti, dal costo unitario che varia dai 2 ai 6 euro. Sono previste poi combinazioni fino ad 8 assaggi (questi prestabiliti però dalla cucina) che con massimo 18 euro permettono di saziarsi con bocconi di qualità come un delizioso Kebab interamente homemade, del salmerino marinato con zucchine, mini hamburger, delle eccellenti sarde in saor, gnocchi di pane verdi con fonduta di Casera. Consueta attenzione alle materie prime, servizio giovane ed amichevole in piena sintonia con la location, cucina curata e tutt’altro che priva di guizzi. Il progetto, affidato alla mano di Paolo Casanova ed all’ex Giuda Ballerino Giacomo Gironi in sala, è solo all’inizio e promette benissimo. A pranzo c’è una piccola carta con una proposta semplice, sempre abbondantemente sotto i 20 euro. Speriamo che il locale continui a tenere allorquando i numeri, che se c’è giustizia inevitabilmente arriveranno, dovessero mettere alla prova servizio e cucina.

Le immagini, ora, scattate dal nostro bravo Leonardo Casaleno.















Recensione Ristorante

Questa volta mi tocca cominciare proprio dalla quaglia, probabilmente la migliore mai mangiata, perfetta per cottura, qualità della carne e fondo di cottura, ma soprattutto geniale per l’abbinamento con le prugne, ma ancor di più con i capperi disidratati che con la loro sapidità e aromaticità hanno trasformato il piatto in un piccolo capolavoro.
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Recensione Ristorante

La Michelin ci ha visto giusto. La tanto agognata stella arrivata quest’anno al Pascucci è più che meritata. E’ il giusto premio per un cuoco modesto e appassionato e per il suo ristorante che nel corso degli ultimi anni ha fatto continui, incessanti progressi fino a diventare un punto di riferimento assoluto tra i ristoranti di pesce in Italia.
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Recensione Ristorante
Un ristorante con un solo tavolo.
Utopia? Forse, o forse no.
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Recensione Ristorante

Per una volta, anche da queste parti, parlare solo di cucina non ha senso.
Solo a essere davvero miopi venendo oggi nella nuova sede del Reale all’interno del Casadonna di Niko e Cristiana Romito ci si può fermare al rendiconto col bilancino di piatti più o meno riusciti.
Sgombriamo subito il campo dai dubbi: la cucina di Niko non è cambiata, il suo carattere, la sua personalità unica sono rimasti intatti, confermandolo uno degli chef imperdibili di questi anni.
C’è quel suo inconfondibile, singolare connubio tra l’estrema, modernissima, pulizia e concentrazione dei sapori e l’anima potentemente radicata nel territorio. C’è quella voglia di mettersi in gioco che fa sì che ogni anno, (altro…)